Una donna desidera arrivare al parto preparata. Ma a cosa ci si prepara? Al silenzio e all’ascolto di sé per trovare la strada che ci porta a incontrare il nostro bambino. E questa strada è diversa per ciascuna donna e per ciascuna gravidanza.
In questa prospettiva quindi le asana diventano un’opportunità per sentirsi, per metterci in ascolto attivo del nostro corpo per adattare le posizioni alle nostre esigenze.
Partiamo dal lavoro sul corpo, sui muscoli, sulle articolazioni perché è ciò che sentiamo con maggiore facilità e immediatezza. Sentiamo il nostro corpo e impariamo a muoverlo con attenzione, cura e rispetto cercando di sperimentare una relazione consapevole col nostro corpo, adottando un atteggiamento non giudicante ma di accettazione verso i limiti che ogni corpo può avere.
E’ vero che non ci risparmiamo, siamo donne e madri e quella di non risparmiarsi è un’attitudine insita in noi, però dobbiamo avere anche cura e amorevolezza verso di noi e verso il nostro corpo.
Dal corpo poi passiamo al respiro, alla consapevolezza del nostro respiro per capirne l’importanza e sentire come uno stato ansioso alteri il respiro mentre invece una respirazione calma rallenti l’attività vorticosa della mente e faciliti l’ascolto. L’ascolto di sé e poi quello del nostro bambino , instaurando un dialogo profondo che comincia molto prima della nascita.
La donna con la gravidanza sperimenta la sua incredibile forza creatrice e di trasformazione: accoglie, nutre e genera la vita. Lo yoga in questo viaggio aiuta mente corpo e spirito per viverlo pienamente in armonia.
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